venerdì 24 gennaio 2014

La morte del Mediterraneo...


Sta  circolando da qualche giorno questa notizia allarmante sulla sorte delle armi chimiche che stanno venendo sequestrate alla Siria. La notizia che circola di più è di quelle da brividi alla schiena:

OBAMA DECRETA LA MORTE DEL MEDITERRANEO CON L'AFFONDAMENTO DELLE ARMI CHIMICHE
 l'autore è Gianni Lannes che già conosciamo, e di cui si riconosce lo stile già da subito:

 l'approdo dell'arsenale bellico sarà a Gioia Tauro, area di pertinenza esclusiva della 'Ndrangheta, la più pericolosa organizzazione criminale italiana al soldo spesso dello Stato tricolore per il lavoro sporco commissionato dai nostrani servizi segreti
Lannes oltretutto ha dalla sua una capacità disinformativa che non è da tutti, parte da storie vere per arricchierle con sue fantasie o ilazioni personali...ma senza spiegarlo:
 L'arsenale chimico della Siria inizialmente era destinato a essere neutralizzato in Albania ma, dopo le forti proteste pubbliche il governo di Tirana è stato costretto - suo malgrado rinunciando ad un cospicuo gruzzoletto in dollaroni dello zio Sam - a declinare l'offerta, e così questo arsenale proibito dalle convenzioni internazionali, delle normative nazionali nonché del buon senso biologico, sarà affondato nella zona di mare ad ovest di Creta, con la connivenza criminale delle autorità di Grecia, Italia e Malta.
L'Albania ha appena fatto lo stesso con il proprio arsenale chimico, ed è in parte per questo che ha negato l'uso del proprio territorio, detto ciò l'Albania si affaccia sul mediterraneo come noi, e quindi se la ragioni del diniego fossero state di carattere ecologico avrebbe motivazioni a lamentarsi anche ora...ma non lo fa. 

La cosa avverrà in acque internazionali, non italiane, non albanesi...pensiamo al numero di bombe atomiche che sono state testate nell'oceano, quelle si avrebbero forse potuto far danni incommensurabili (parliamo di svariate migliaia di volte la potenza erogata su Hiroshima)...eppure siamo ancora qui. 

 L'allarmismo di Lannes viene da diverse fonti, nessuna linkata, nessuna verificata, ci si deve fidare sulla parola,  cita il lavoro di Nikos Katsaros* , ricercatore greco di Demokritos ma a parte alcuni articoli verificabili, le altre fonti che riportano le parole di Katsaros sono siti fuffa, senza link, senza riferimenti temporali per permettere una ricerca su quando e come Kastaros abbia detto quelle parole.

Quindi fiducia per fiducia, io mi fido delle istituzioni, e del sistema che hanno tentato di spiegare sui quotidiani nostrani e americani, andando sul sito della BBC si trova che il primo cargo ha lasciato le coste siriane il 7 gennaio, su nave danese, arriverà in Italia dove verrà spostato su altra nave stavolta americana (e militare) e da li verrà portato in acque internazionali per farlo esplodere all'interno di una "scatola" in titanio creata apposta per l'occasione. Alla missione partecipano le Nazioni Unite e l'OPCW (l'organizzazione per l'eliminazione delle armi chimiche), non Pippo Pluto e Paperino, mi fido di entrambi le organizzazioni.

Tutta l'operazione avverrà all'interno di scatole chiuse e el'esplosione non sarà di impatto sufficiente a distruggerele, sono create apposta per non disperdere nulla nel mare, non dico che sia una sciocchezza,ma mi fido che abbiano studiato tutto nei minimi dettagli, se tra un mese avremo una moria di pesci, o calamari giganti uscire sulle coste della Puglia e della Sicilia porrò le mie scuse a Mr. Lannes, lui non credo avrà il buon gusto di fare altrettanto!

*(la persona è sicuramente seria, ma a me Kastaros ricorda così tanto cazzaro...)

Nell'immagine di apertura mi accorgo che viene segnato come autore un tal Simone, ma le altre testate aprono con un di Gianni Lannes molto chiaro, vedasi qui sotto:





14 commenti:

  1. La domanda sorge spontanea:

    visto che la questione riguarda principalmente US e Siria - al di là della facciata giornalistica - perché devono decidere di liberarsi delle armi chimiche proprio davanti alle nostre coste e non decidono di farlo nel Golfo de Messico o nell'Oceano Atlantico ?

    Se è così sicuro e controllato come dici tu, che sembri essere un esperto (ma magari non lo sei per nulla) perché devono farlo proprio da noi? Questa è la domanda a cui devi rispondere e poi riparliamo della sicurezza.

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    1. Salvador, meno strada dovrà fare il convoglio meno rischi ci sono per tutti, trasportarlo fino al Golfo del Messico sarebbe un operazione lunga e costosa (a spese di tutta la comunità internazionale, non solo USA, checché dicano i disinformati), oltretutto non è UN singolo carico, si parte ora col primo, ma le operazioni dovrebbero duarre almeno fino a Giugno. Qundi il tragitto lungo andrebbe ripetuto più volte, aumentando uletriormente i rischi (che sia terrorismo, ma anche la possibilità d'incidente...l'oceano non è la vasca da bagno di casa...).

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    2. e che sia un operazione lunga... e che tutte le forze dell ONU collaborino, del resto a che servono gli eserciti se nn per questioni di sicurezza???

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  2. Intanto non lo fanno da noi. Lo fanno in acque internazionali.
    Per prima cosa ficchiamoci in testa questo, caro Agusta, poi possiamo passare al resto.

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    1. La Siria le ha create, la Siria se le tenga e ne sopporti le conseguenze economiche, materiali, politiche. Il mondo "tecnico" esperto in materia, dovrebbe solamente "indicare" come IN TERRITORIO SIRIANO possano essere INTERRATE dette armi. Scavino, scavino, ed ancora scavino e la scatola o le scatole in in titanio, la collochino sotto il palazzo presidenziale e per equità sotto le case dei terroristi (una per ciascuno non fa male a nessuno). E costringano "l'uno" con la sua famiglia e gli altri con le loro famiglie, a non allontanarsi . Hanno creato il problema, il mondo li "fermi" e fermi queste abitudini, una volta per sempre. Quando c'erano i missili a Comiso, si determinò la loro espulsione. "Acque internazionali? Sono bacini blindati? Non c'è alcuna protezione. Occorre quindi limitare il rischio e circoscriverlo nel paese che lo ha prodotto. Potrebbe così evitarsi il ricorso a tali armi, quando già si sapesse che "chi lo ha commissionato e prodotto, se lo ritroverebbe per tutta la vita, sotto il c. Scusa per il termine.Ancora dobbiamo aspettarci la verità e le reali conseguenze sull'inquinamento della centrale nucleare giapponese, ce ne aggiungiamo altre? Non è una decisione dettata dalla logica dei fatti, ma una decisione politica del più forte, perchè più ricco. Cosa c'entra la distanza ed i maggiori costi, la nave quando va, va, mette solo più ...benzina.. Credo che ciascuno di noi metterebbe due euro, nel mondo, per "coprire le spese dell'interramente nel luogo che ha prodotto questa calamità volontaria.

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  3. Gianni Lannes: un nome una garanzia....

    http://indipezzenti.blogspot.it/2014/01/scienza-come-se-piovesse.html

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  4. perchè farlo in acque internazionali non inquinerà anche l'italia! ma vai a.... "...per farlo esplodere all'interno di una "scatola" in titanio..." e mi spieghi questa da dove l'hai presa? saranno distrutte per IDROLISI che non ha nulla a che vedere con un' esplosione. mi sa che questo Gianni Lannes che accusi non sia l'unico a scrivere stronzate, tieni fatti un po' di cultura invece di perdere tempo a scrivere questa roba http://it.wikipedia.org/wiki/Idrolisi
    e poi cosa c'entrano i pesci e i calamari giganti? sono armi chimiche non radiazioni! e se dovesse andare storto le scuse portai mettertele in quel posto visto che ti toccherà scusarti con un ecosistema distrutto e migliaia di persone morte! non con uno o due pescatori!

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    1. ake la scatola in Titanio viene dall'articolo della BBC (linkato chiaramente nell'articolo qui sopra) e da TUTTI gli articoli seri che spiegano la procedura...ma qualcuno non vuole tu lo sappia, così ti adiri e sdegni per la cosa...qualcuno che ama disinformare te e tutti i suoi lettori...sorry!

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    2. Permettimi, visto che si parla del mio ambito professionale. Parliamo di idrolisi. L'idrolisi avviene in un reattore chimico. Il reattore chimico è fondamentalmente una scatola di titanio in questo caso. Non mi sembra troppo difficile :P

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  5. http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/ ora chiede anche oboli :P

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  6. Il tuo articolo si basa sulla tua personale (e non oggettiva) fiducia nelle Nazioni Unite...e la storia dell'ONU non è affatto rose e fiori...
    complice nella creazione dello stato di Israele (senza alcun diritto) e per gran parte causa degli scontri ancora attuali tra israeliani e palestinesi....
    con disparità oggettive al suo interno (alcune nazioni valgono di più! roba da pazzi! o tutto normale? per voi è tutto normale)...
    continuo?
    complice dei peggiori crimini di guerra (per "portare la pace") cioè trasformare in colonie/protettorati al fine di monopolizzare svariate nazioni (gli USA hanno basi in 153 nazioni, praticamente 3/4 del gioco per vincere a monopoli).
    ECCAZZ, diciamo le cose come stanno. Io non mi fido dell'ONU.

    Eh poi cazzarola, ti fidi pure delle istituzioni (corrotte sotto agli occhi di tutti)? Ma la fiducia è una prova schiacciante? Ma come li scrivi gli articoli? Ci vogliono le prove...non la fiducia...

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  7. Per "Kastaros", chiedi a lui, prima di dire che dice cazzate, avrà un' email, fai come ti ho insegnato ;)

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  8. Posso anche accertare la tua contestazione in cui dichiari che questo Lannes non è supportato da link di conferma al suo articolo, na tu che dici di fidarti delle istituzioni (io NO!) e quel articolo non è veritiro...allora dove sono le FONTI UFFICIALI a difesa delle tue dichiarazioni?

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  9. Ambè se allora lo fanno non nel mediterraneo sticazzi!
    Vergogna

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